Pinot Nero

Ravenna

INDICAZIONE GEOGRAFICA
PROTETTA

Vivì, Virginia, nipote primogenita della famiglia Tozzi. Semplice ed elegante come questo Pinot nero, coltivato in Romagna e vinificato in rosso.
Straniero, rispetto alla classicità, è disponibile all’incontro, affabile, caloroso, espansivo. Affinato in barrique è capace di attenersi all’uva, alle sue nobili origini, alla genesi della terra.

25,00 

Informazioni tecniche

Anno 2022
Prodotto in Italia
Grado alcolico 13% VOL
Formato 750ml
Contiene solfiti

Vitigno

Pinot Nero 100%

Vinificazione

Fermentazione spontanea in acciaio a temperatura controllata

Vendemmia

Raccolta manuale in cassette in settembre

Affinamento

Sulle fecce fini per 12 mesi in barrique di rovere francese prima dell’imbottigliamento a cui ne seguono almeno 2 in bottiglia

Zona di Produzione

Casola Valsenio, Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola (RA)

Altitudine Vigneto

480m slm, esposizione Nord-Est

Forma di allevamento

Guyot semplice

Tipologia di terreno

Franco sabbioso

Premi e riconoscimenti

Vivì
Ravenna Pinot Nero IGP
annata 2019
Decanter silver
world wine award 2022
Vivì
Rubicone Pinot Nero IGP
annata 2017
Medaglia d'oro
WOW 2021
Vivì
Rubicone Pinot Nero IGP
annata 2020
3 guyot
Guida Vitae 2024

La storia di un’etichetta di vino dovrebbe raccontare cosa si sta assaggiando e da dove deriva il nettare da cui quella bottiglia prende vita. La storia delle etichette di Tenute Tozzi non è solo questo però, è anche la mia storia, quella di mia sorella Agata e dei miei cugini Natalia, Federico e Allegra.
È una storia in cui su un vecchio computer, ho ritrovato i disegni d’infanzia realizzati da Federico, di cui mi sono innamorata. Ricordo di un bambino che sta diventando adulto. Così i disegni dei sogni e pensieri di Federico diventano motivo di riflessione e divertimento.

Vivì, il Pinot nero, scuro come una notte di luna piena su cui sorvolano gli uccelli. E così nasce Vivì, Virginia, primogenita dei nipoti Tozzi, osservatrice, intuitiva, intraprendente e sognatrice, come l’Aquila, regina dei cieli.

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